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PROPRIETÀ E CARATTERISTICHE DEI PEPERONI

I peperoni (Capsicum annum), appartengono alla famiglia delle Solanacee. Originari dell’America Meridionale e delle Antille, nei paesi più caldi la pianta è coltivata come perenne. In Italia invece è una pianta annuale dato che il ciclo termina in inverno per il troppo freddo.
A favore dell’uso dei peperoni nella stagione estiva c’è la sua capacità di reintegrare l’acqua, essendone composto al 92%, e sali minerali quali fosforo, magnesio, potassio, ferro e calcio. Contiene una percentuale di vitamina C quattro volte maggiore che negli agrumi con la conseguente capacità di aumentare la resistenza alle infezioni; inoltre irrobustisce i muscoli e favorisce l’assorbimento del ferro.

In 50 gr di peperoni, soprattutto quelli rossi, è contenuto il 75% della razione giornaliera raccomandata (RDA). Inoltre insieme al contenuto di vitamina A, di cui sono molto ricchi 0,7 mg per 100g, otteniamo il beneficio di una prevenzione dai radicali liberi grazie alle proprietà antiossidanti di queste due vitamine.
Questo permette, secondo gli studi, di prevenire malattie di invecchiamento della pelle, tumori e malattie cardiovascolari. Tra le vitamine troviamo la presenza del gruppo B e delle vitamine E, J e K. Il potassio e il carotene hanno anche proprietà diuretiche quindi utili alla funzioni urinarie.
La percentuale di fibra è buona e questo lo fa rientrare tra i cibi utili al controllo del peso visto il senso di sazietà che aumenta con poche calorie assunte per porzione (alimentazione ipocalorica). Un’altra sostanza presente è la capsaicina, molto più ricca nel suo “fratello” peperoncino, ma anche nel peperone la troviamo in buone quantità sotto la buccia che porta così proprietà antibatteriche, antidiabetiche, analgesiche e antitumorali.

Per sapere se un peperone è maturo basta premerlo: un peperone maturo è sodo; inoltre, se possibile, rompendo il peperone, se sentite uno schiocco secco allora è confermato che sia maturo.

STORIA DEI PEPERONI

E’ una delle tante piante orticola provenienti dall’America meridionale e fu importata in Europa nella seconda metà del ‘500. Chiamato dapprima “pepe d’India”, in Italia assunse il nome di “peperone” a causa del suo sapore molto affine a quello del pepe. ?Questo ortaggio, al contrario del fratello peperoncino, non ebbe una rapida diffusione nella cucina italiana, anche se venne usato nelle ricette napoletane per la pasta prima che il pomodoro lo soppiantasse.

Fino al Rinascimento, questo gustoso ortaggio era sconosciuto alle popolazioni europee e fu solo con la scoperta dell’America, da cui proviene, che fece il suo ingresso sulle nostre tavole, colorandole. Il primo a parlare di peperoni fu proprio Cristoforo Colombo, che nel suo diario, parlando dell’isola di Haiti, scrisse: “i miei uomini vi trovarono molti aji che gli Indigeni usano come fossero pepe e che vantano maggiori pregi del nostro, perchè esso può considerarsi vera e propria pietanza per chi riesca a sopportarne il sapore assai forte. Niuno là mangia senza il condimento di questo aroma”.

CURIOSITÀ SUI PEPERONI

Il peperone è molto vario nella forma, nel colore e nel sapore: possiamo trovare forme più allungate adatte alla frittura, comunemente chiamati “friggitelli”, forme più tonde, a campana o vagamente quadrangolari.

Il sapore va dal dolce e delicato al forte e piccante. Le dimensioni sono variabili a seconda della varietà. Il colore cambia nella maturazione dal verde al giallo, dal verde al rosso, dal verde allo striato giallo o rosso. Alcune varietà particolari tipiche hanno maculature e viraggi verso il viola, l’arancione e altri colori scuri.
Pare che il nome Capsicum derivi dal termine latino capsa, che significa scatola: l’allusione è probabilmente alla cavità in cui sono racchiusi i semi dei peperoni.

Altra curiosità legata a questi ortaggi è legata alla vitamina C: questo elemento preziosissimo per il nostro organismo è stato per la prima volta isolato dallo scienziato ungherese Albert Szent Gyorgyi proprio analizzando i peperoni! Per questa scoperta, lo studioso ricevette il premio Nobel nel 1937.

RICETTA

Sfoglia con peperoni, bufala e olive nere

Ingredienti x 4 persone

2 sfoglie di pane guttiau
4 peperoni
400 gr di mozzarella di bufala
8 olive nere
2 cucchiai olio evo
1 rametto rosmarino
1 spicchio aglio
q.b. sale

Preparazione

1.  preparare il ripieno tagliando a fettine sottili la mozzarella di bufala e lasciarla sgocciolare dentro uno scolapasta.
2. abbrustolire i  peperoni nel forno rigirandoli su tutti i lati.
3. una volta cotti, farli sudare e spellarli accuratamente, successivamente eliminare semi, filamenti
4. ridurre i peperoni a falde e condirli con il rosmarino tritato, 2 cucchiai di olio, sale ed uno spicchio d’aglio tagliato a fettine.
5. snocciolare e tagliare a pezzetti le olive
6. mettere le 2 sfoglie di pane guttiau (pane carasau condito con olio e sale) su 2 ampi quadrati di carta d’allumino disposti sulla placca del forno.
7. condire  le fette di sfogliata con metà mozzarella, peperoni e olive e copri il tutto con altre due sfoglie di pane.
8. integrare tutti gli altri ingredienti rimasti.
9. chiudere a cartoccio la sfoglia di peperoni e bufala utilizzando altri fogli d’alluminio, ed infornare a 200° per circa 15 minuti.

SCHEDA TECNICA

Periodo

Giugno – Settembre

Provenienza

Italia

Calorie x 100g

22

Da consumare

crudi, cotti

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